Di proprietà del Duca D’Alessandro di Pescolanciano, il bosco di Collemeluccio fu portato in dote a questi dalla nobildonna Desiderata Melucci, la quale lo avrebbe acquistato nel 1628 dall’Università di Pietrabbondante.
Rimase di proprietà dei D’Alessandro fino al 1895, anno in cui il Banco di Napoli lo vendette a famiglie del luogo e poi venne frammentato per successioni ereditarie.
A partire dal 1968, l’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali si impegnò in un’opera di ricomposizione fondiaria, terminata con la formazione dell’attuale nucleo di 363 ettari.
Dal 2017 è amministrata dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Isernia.
Ubicata nel territorio del comune di Pescolanciano (IS), confinante con il tratturo Celano-Foggia, è caratterizzato da formazioni argillose che danno vita ad una morfologia morbida ed ondulata, con la presenza di ruscelli stagionali e dell’antica sorgente Fonte Cupa.
Inserita dal 1977, assieme alla Riserva Naturale Orientata di Montedimezzo, nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera, istituite con il programma internazionale M.a.B. (Man and Biosphere) dell’UNESCO.
The wood of Collemeluccio was brought as a dowry by Desiderata Melucci to the Duke of Alessandro di Pescolanciano.
Inserted since 1977 in the World Network of Biosphere Reserves, established with the international program M.a.B. (Man and Biosphere) by UNESCO. Since 2017 it has been administered by the Carabinieri Biodiversity Department of Isernia.
